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Trucchi per la migliore quotazione dell’oro

quotazione oro

In questo ultimo periodo, vista la crisi, la pressione fiscale in continuo aumento cosi come il debito pubblico, conoscendo la quotazione dell’oro, la vendita dell’oro sembra essere una delle poche occasioni per avere liquidità.

Compro oro sono le due parole che ultimamente sembrano essere le più conosciute tra coloro che hanno bisogno di denaro e decidono di liberarsi di gioielli vecchi e inutilizzati, oppure di disinvestire lingotti e monete d’oro.

Prima di effettuare qualsiasi operazione in merito, è bene sapere che l’oro ha un diverso rendimento a seconda della quotazione di borsa, questa tende a salire se l’economia va male o se l’inflazione è in aumento, mentre scende nel caso contrario.

Quando si porta un articolo o dell’oro nei negozi specializzati, l’acquirente (il commerciante) osserva delle caratteristiche ben precise ed è fondamentale che il venditore (colui che si reca in negozio) ne sia a conoscenza, sia per evitare truffe, sia per ottenere un piccolo bonus sulla valutazione della merce.

Bisogna tenere ben presente che il prezzo e la quotazione dell’oro non vengono stabiliti dal negoziante ma, come già detto dipende dalla borsa; il valore viene stabilito e pubblicato due volte al giorno, è possibile controllare il prezzo corrente sui principali giornali nazionali oppure in rete, sono infatti numerosi i siti di operatori professionali che forniscono questo tipo di informazione, oltre a servizi di assistenza in grado di fornire tutte le spiegazioni del caso.

Mai fermarsi alla prima porta, meglio valutare più proposte, chiedere diversi pareri e solo successivamente prendere una decisione; se si tratta di gioielli la rendita sarà strettamente legata alla quotazione in borsa dell’oro, se invece si tratta di monete, il guadagno può essere nettamente superiore, soprattutto nel caso di sterline antiche.

Questo perchè, a differenza di lingotti o oggetti che contengono oro, le monete da investimento presentano un forte valore numismatico-storico legato all’anno di emissione; quelle del vecchio conio costano meno ma, al momento della liquidazione, non ci sono perdite di denaro per il cliente.

Le più recenti risentono invece del calo in borsa avendo un valore numismatico decisamente inferiore.

Ad ogni modo è bene sottolineare che spesso l’usura incide sulla valutazione da parte dell’orafo, della banca o del cambiavalute ufficiale nel quale ci rechiamo.

Monete, gioielli o lingotti abrasi “frutteranno” meno rispetto a pari oggetti conservati in ottimo stato e per le monete il discorso è ancor più importante.

Ovviamente, è poco consigliato comprare un oggetto in oro quando l’economia non va bene, i prezzi sono maggiori e al momento di una futura liquidazione la perdita sarà netta rispetto all’investimento.

Meglio aspettare che il prezzo dell’oro scenda.

Come alla fine del paragrafo precedente, per le sterline è opportuno fare un ragionamento diverso: indipendentemente dal periodo dell’acquisto, la liquidazione sarà uguale all’investimento, o superiore, visto il crescente valore numismatico che esse acquistano negli anni.

Dunque, sebbene il mercato dell’oro sia in un periodo di forte crescita, non abbiate fretta di vendere, è opportuno ponderare le proprie scelte e, nel caso in cui sia possibile, investire nuovamente questi soldi in altri oggetti in oro più convenienti come le monete.